ABILITATI IN ROMANIA. IL CONSIGLIO DI STATO RESPINGE L’APPELLO CAUTELARE DEL MIUR ACCOGLIENDO LA TESI DIFENSIVA E CONFERMANDO LA SOSPENSIVA GIA’ DISPOSTA CON L’ORDINANZA N°5262/2020 DAL TAR LAZIO
Di particolare importanza la ordinanza n. 6582 di poco fa, con cui la Sesta sezione del Consiglio di Stato ha accolto la tesi dell’Avv. Maurizio Danza del Foro di Roma, a favore di numerosi abilitati all’insegnamento in Romania, confermando l’ordinanza n°5262/2020 del TAR Lazio sez.III bis, intervenuta sui decreti di rigetto delle istanze dei ricorrenti finalizzate al riconoscimento della abilitazione conseguita in Romania nella parte in cui il MIUR assumeva che i titoli denominati “Nivel I e Nivel II” conseguiti dai cittadini italiani in Romania, non soddisfacevano i requisiti giuridici per il riconoscimento della qualifica professionale di docente ai sensi della Direttiva 2005/36/CE .
Il Consiglio di Stato ,–così l’Avv. Maurizio Danza Docente di Diritto del Lavoro presso Universitas Mercatorum- ha argomentato come la Sezione si è già espressa in casi analoghi in senso favorevole alla parte ricorrente in primo grado (ex multis Cons. St., Sez. VI, n. 1198/2020); rilevando inoltre che l’ordinanza impugnata ha fissato l’udienza di discussione del merito al 13 novembre 2020, sicché deve ritenersi assolutamente inconsistente ogni esigenza cautelare.
L’Avv. Danza aggiunge altresi che, per effetto della ordinanza del Consiglio di Stato che accoglie la Ns tesi ,fino alla definizione del giudizio di merito con sentenza definitiva, restano salvi gli effetti della ordinanza con la conseguenza che tutti i contratti stipulati sulla base della ordinanza del TAR Lazio sez.III bis, restano salvi ad ogni effetto giuridico.